
*ASSIMILIA
deposito dettato 85010
coreografia, danza, voce Paola Bianchi
sound design Stefano Murgia
tutor Roberta Nicolai
sguardo esterno Ivan Fantini
costumi PianoB
residenze artistiche Teatro Felix Guattari – Masque Teatro; Teatro Galli, Rimini; Santarcangelo Festival
produzione PinDoc
coproduzione Teatri di Vetro; Città di Ebla
con il contributo di MiC e Regione Sicilia
L’essere umano contemporaneo è condizionato sin dalla nascita da una doppia condizione:
da un lato la propria volontà, il proprio desiderio, dall’altro il dovere, gli obblighi legati alla convivenza in comunità e alla morale. Mai completamente liberi, agiamo in un continuo compromesso tra l’interno e l’esterno, tra legge e autonomia, tra ciò che desideriamo fare e ciò che dobbiamo fare. Chiusi in un recinto ben definito di leggi e doveri morali ci troviamo nell’illusione di scelta, illusione che svanisce nel momento in cui ci rendiamo conto che possiamo scegliere solo tra qualcosa che ci è dato.
ASSIMILIA deposito dettato 85010 si declina in una disperata vitalità, non c’è resa, ma una continua lotta per confermare la propria esistenza, per sentirsi vivi.
Munita di auricolari, Paola Bianchi esegue una coreografia sotto dettatura. Le indicazioni stringenti della voce registrata modificano ininterrottamente la postura dell’interprete assoggettandola a una volontà esterna che, malgrado il proprio dominio, non può annullare del tutto le variazioni di tensione con cui la danzatrice agisce la coreografia. Ne deriva un incessante conflitto tra la voce che prescrive e il soggetto che esegue; un conflitto vissuto intimamente nella scena, conflitto di cui siamo resi testimoni ma che a ben vedere ci riguarda in prima persona.
BIO
Paola Bianchi, coreografa e danzatrice, è attiva sulla scena della danza contemporanea a partire dalla fine degli anni ottanta. Collabora con musicisti/e, videoartiste/i, scrittori, registe teatrali. Con i suoi spettacoli partecipa a festival nazionali e internazionali. La sua ricerca intorno al corpo la spinge a indagare la visione della coreografia per mezzo del video portandola a partecipare a molti festival dedicati alla videodanza. Conduce laboratori di ricerca coreografica e tiene lezioni teoriche presso alcuni atenei italiani. Ha curato la direzione artistica di rassegne e festival.
Attenta alla teorizzazione delle pratiche corporee nel 2014 scrive Corpo Politico _ distopia del gesto, utopia del movimento, volume curato da Silvia Bottiroli e Silvia Parlagreco, pubblicato per la casa editrice Editoria & Spettacolo (collana Spaesamenti a cura di Paolo Ruffini).
Nel 2020 vince il Premio Rete critica 9 e ¾ con il progetto ELP. Nel 2020 Clemente Tafuri e David Beronio (Teatro Akropolis) realizzano La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro. Paola Bianchi, progetto cinematografico che restituisce in forma di intervista il percorso artistico della coreografa.